«Lei è venuto a parlare di musica? Si vergogni!». Paolo Bonolis risponde così a un giornalista che gli chiede qualcosa sui brani del Festival. Sono in secondo piano, canzoni e cantanti, oscurati – come ogni anno – dalle polemiche. A tenere banco, ancora la questione del "compenso" di Benigni: non esiste alcuna cessione di diritti, ma un su vecchi materiali filmati, chiarisce la Rai. Che però non fornisce dettagli sulla tempistica della cessione. Il comico toscano con la sua casa di produzione, la Melampo, potranno quindi realizzare dei dvd con filmati d'archivio.
Lo show di Benigni e il video d'apertura di Mina (la cui partecipazione è gratuita, ribadiscono) sono i due assi che Raiuno gioca per la serata di apertura con la quale si deciderà molta parte degli ascolti di questo Festival. «Non credo che si debba lavorare solo per gli ascolti altrimenti si costruisce una tv vampira», dice Bonolis. Ma Fabrizio Del Noce, direttore di rete, ribadisce che invece contano, e molto. Fa persino una sorta di appello, durante il "Question time", la porzione di conferenza stampa che va in diretta televisiva prima del tiggì: «aiutateci a tenere in piedi il il Festival e non ve ne pentirete: guardate Sanremo come lo avete guardato per 59 anni pensando magari che era musica popolare, per anziani. Se non ci fosse più vi dispiacerebbe».
Questa sera cantano i sedici campioni (da Dolcenera al duo Alexia-Mario Lavezzi), poi l'ospite straniera Katy Perry e le quattro nuove proposte. Oltre a Luca Laurenti, Bonolis avrà accanto due bellezze: Alessia Piovan (vista in La ragazza del lago di Andrea Molaioli) e Paul Sculford. Praticamente uno sconosciuto: garanzia del suo fascino, il fatto che sia il fidanzato di Cameron Diaz.